La sonata Cantico di Gubbio è una composizione per chitarra sola nella quale il suono dello strumento, le sue risorse polifoniche e timbriche, le sue potenzialità idiomatiche, sono adoperate per evocare poeticamente mondi perduti e vivi soltanto nella memoria del compositore. L’eloquio chitarristico, che evita ogni retorica di tipo ottocentesco, fluisce in un’affabulazione musicale che rende anche la forma sonata oggetto di un’evocazione poetica e non di un esercizio accademico.
EC 11615