La composizione Di pece e di stelle pungenti, scritta nel
2000, è costituita da un ciclo di cinque pezzi brevi per flauto
(anche ottaviano e flauto in sol) e pianoforte. I brani sono tra
loro molto differenti, ma l’assetto complessivo è stato concepito
come una sorte di struttura a ziqqurat, sia per quello che
riguarda la durata dei singoli pezzi, sia per quel che concerne
l’uso dei tre tipi di flauto. Il primo e il quinto brano, i più
brillanti e i più brevi, sono per pianoforte e ottavino, mentre
nel secondo e nel quarto, di media lunghezza, viene impiegato il flauto in do. Il terzo,
quasi cuore dell’intero lavoro, caratterizzato dal timbro del flauto in sol, è il pezzo di
maggiori dimensioni e di più accentuato lirismo. Il titolo fa riferimento ad un frammento
poetico di Paolo Volponi e riflette i contrasti ed i diversi atteggiamenti strumentali
che si alternano e si intrecciano nel corso della composizione (S. Bo).